Un’anima complessa e affascinante
La sua pasta è chiara, compatta e asciutta, con un cuore leggermente friabile che contrasta con la morbidezza del sottocrosta. Al palato, il Magrera sorprende con un gusto deciso e marcato, ma che mantiene un piacevole grado di acidità, una nota fresca che lo rende inconfondibile. La sua lunga stagionatura, di circa 40 giorni, gli regala un profumo aromatico e un sapore che racconta il tempo e il territorio.
La tradizione vuole che il Magrera venisse prodotto in forme più alte rispetto al classico stracchino. Questa scelta non era casuale: permetteva di “salvare” il latte munto in alpeggio e di garantire una maggiore conservabilità, trasformando un gesto pratico in una caratteristica distintiva.
Come gustare questo tesoro nascosto
Il Magrera è ideale per essere servito su un tagliere, dove la sua acidità si sposa perfettamente con la dolcezza di composte di frutta o con un filo di miele d’acacia. È ottimo anche in insalate di frutta o verdura, dove la sua consistenza e il suo sapore donano un tocco di carattere unico.